Tradizioni da riscoprire
La festa dell’Arcangelo Michele si celebra ancora oggi in molte città d’Italia e d’Europa. C’è chi festeggia il principe degli eserciti celesti l’8 di maggio, e chi invece lo ricorda il 29 di settembre. Si tratta comunque di due date che un tempo erano considerate molto importanti, anche perché coincidevano con le due date estreme della levata eliaca nella costellazione delle Pleiadi, e perché nella cultura agropastorale italica hanno sempre indicato le date di apertura e di chiusura della transumanza.
A Perugia, dove la ricorrenza dell’Arcangelo per lunghi secoli è rimasta nell’oblio, la tradizionale festa si tiene a fine settembre. Noto anche come “borgo d’oro”, è questo il quartiere popolare intitolato all’arcangelo, che si estende a settentrione del centro storico, appena fuori dalla cinta muraria etrusca.
In questo numero di Evus vogliamo dedicare vari articoli al culto micaelico e all’ iconografia dell’arcangelo guerriero, riservando uno spazio privilegiato al Tempio Sant’Angelo, monumento umbro sorto nel V secolo a nord di Perugia, in posizione strategica lungo il cosiddetto “corridoio bizantino”, ovvero in quel territorio rimasto per secoli sotto l’influenza greca che continuò a garantire un collegamento tra Roma e Ravenna anche nel periodo delle invasioni longobarde.
Antonella Bazzoli – 29 settembre 2011